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giovedì 28 novembre 2013

Natale nelle piazze e nei teatri di Cernusco

Un Natale sobrio, dai costi contenuti ma ricco di iniziative culturali di grande qualità, all’insegna della musica, del teatro e l’animazione per bambini.

30 novembre, si parte
Il via alle iniziative culturali è in programma il 30 novembre quando in piazza Unità d’Italia si accenderà il grande albero di Natale e sarà illuminata la facciata di Villa Greppi. Il tutto con l’immancabile sottofondo musicale della Banda de Cernüsc e un panettone da 100 chili ...
Alla sera sul palco della Casa delle Arti, prenderanno il via anche gli appuntamenti musicali, con il concerto di musica classica “Verdi e non solo Verdi”.

Musica classica e Cori 
1 dicembre: la pomeridiana di “Un palco all’opera” con i brani di Verdi, Wagner, Bettinelli e Bizet.
I concerti proseguiranno per tutto dicembre: tra le esibizioni in programma anche quelle dei cori Millenote e Mladì, composti dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di piazza Unità d’Italia e la performance degli allievi dei corsi ad indirizzo musicale del 2° Istituto Comprensivo di via don Milani. A loro si aggiungeranno i concerti del coro “Città di Cernusco” e “Cum Laude”, mentre le melodie montanare risuoneranno nel concerto proposto dal CAI. Per chiudere un’altro evento di qualità, il concerto di musica barocca con l’Orchestra d’Archi “Arcantico” e il soprano Paola Bozzolini che si terrà il 21 dicembre sempre alla Casa delle Arti.

Natale solidale
A tutte queste iniziative culturali si aggiungerà il Natale Solidale presso “La Filanda”: le associazioni delle Consulte del Sociale e della Cultura, si presenteranno alla città con eventi artistici e musicali all’insegna della solidarietà.

Per i nostri piccoli
Non mancheranno la pista del ghiaccio nel parco Trabattoni della Filanda, il trenino di Babbo Natale, l’animazione per i più piccoli.

Per il programma completo, premi "continua"

mercoledì 27 novembre 2013

25/11 contro la violenza alle donne e Putin a Roma

In Italia, il premier russo Vladimir Putin, incontra il Papa, il presidente della Repubblica Napolitano e poi il premier Letta. La sua figura è diventata simbolo della violenza autoritaria contro i diritti della libera sessualità (come le leggi omofobe promosse dal governo russo e gli arresti delle Pussy Riot), contro il diritto di manifestare (vedi l'arresto degli attivisti di Greenpeace Arctic30, tra cui Cristian D'Alessandro). Ma la realpolitik non si fa scrupoli, e bada a interesse più "alti", come la pace in Siria e le forniture di gas di Gazprom.

Ognuno può sostenere una politica diversa dai nostri governanti e dominatori, e può firmare le petizioni:
Petizione di Greenpeace
P
etizione di Amnesty International

Questo accade oggi, 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza alle donne.
E così in piazza a protestare Putin a Roma, c'è stata una manifestazione di donne: “In questo Paese del femminicidio se ne riempiono la bocca tutti - dice una delle manifestanti al megafono - e intanto la strage continua. Qui si fa solo retorica per fare il giorno della ricorrenza. Noi tutti i giorni subiamo discriminazioni in questo Paese. Subiamo violenze a casa, sugli autobus, per strada. Non vogliamo protezione, vogliamo rispetto. Non è con la polizia che siamo più libere, anzi è tutto il contrario”. Le manifestanti, bloccate dalla polizia, si sono dirette successivamente verso piazza della Repubblica.

Le manifestanti hanno distribuito questo volantino:

LE VOSTRE LEGGI SONO VIOLENZA.
#25N – PUSSY RIOT OVUNQUE
Con queste parole abbiamo attraversato, insieme ad altr*, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Una giornata che cade a poco più di un mese di distanza dalla conversione in legge del cosiddetto dl femminicidio: un pacchetto di norme che ancora una volta ci ritrae come soggetti deboli ed esposti da tutelare attraverso misure di pubblica sicurezza.
Un pacchetto, quindi, che pretende di rispondere alla violenza sulle donne attraverso la repressione penale e intanto strumentalizza i nostri corpi per far passare provvedimenti securitari e repressivi, in particolare nei confronti del movimento No Tav.
Dentro queste norme riconosciamo le parole d’ordine e i meccanismi – retoriche dell’emergenza, decretazione d’urgenza, repressione del dissenso – che agiscono contro i nostri corpi su più livelli e una sostanziale continuità con la violenza della politica economica, che nella crisi e nello spauracchio dello spread ha trovato l’alibi per realizzare precisi disegni di impoverimento progressivo e svuotamento dei diritti.
A muoverci in questo 25 novembre è però anche un’amara coincidenza: quella della visita di Vladimir Putin al Papa e al Presidente della Repubblica Napolitano, alla vigilia del vertice intergovernativo italo-russo. I corpi sono esclusi dal discorso della politica.
La nostra sicurezza è autodeterminazione, welfare, diritti e cultura.
Pussy Riot ovunque

 Nadia Tolokonnikova, attivista del gruppo punk femminista Pussy Riot, è ricoverata in un ospedale militare dopo settimane di sciopero della fame per protestare contro le condizioni barbare del campo di lavoro dove è reclusa

sabato 23 novembre 2013

Contro la violenza alle donne, 27/11 ore 21 in Filanda


A Londra sono appena state liberate 3 donne segregate da anni in una casa, una normalissima casa, una normalissima vita quotidiana di coppia, e nessun vicino si è accorto di nulla, o così pare. La violenza sonnecchia in ogni angolo, e le vittime sono i più fragili e le donne. Spezzare la catena di questa violenza in una società dove la figura maschile è ancora dominante nonostante gli anni di emancipazione femminile, che spesso sono rimasti sulla carta e nelle intenzioni. C'è ancora una cultura in cui la figura femminile globalizzata, dalla segregazione religiosa alla violenza domestica nei paesi ricchi alimentata da una crisi devastante sul piano sociale. La frammentazione delle relazioni interpersonali, irrompe sulla scena, lasciano gli individui sempre più soli, con uno Stato Sociale indebolito da folli politiche di austerity, austerity a senso unico. Pagano i giovani, i lavoratori, e le donne. 

Centoventi donne uccise in Italia da partner o ex partner nel corso del 2012. Sessantacinque, invece, i femminicidi registrati, sempre nel nostro Paese, dallo scorso gennaio ad oggi. La violenza contro le donne è dunque un terribile fenomeno che non accenna a diminuire e che va contrastato con ogni mezzo.

L’Assessorato alle Culture e alle Pari Opportunità, in occasione delle Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne che si celebra il 25 novembre, ha organizzato per mercoledì 27 novembre alle 21 presso “La Filanda” il concerto letterario “Senza Paura”. Sarà un’ulteriore occasione per riflettere, accompagnati dalla fisarmonica di Sara Calvanelli e dalle parole della voce recintate Sandra Zoccolan, su un tema scottante e così diffuso tanto che altri dati dicono che una donna su tre, in età compresa tra i 16 e i 70 anni, è vittima di violenza e che il 35% di queste non presenta denuncia.

Nel corso della serata sarà inoltre proiettato il cortometraggio “Tu mi fai girar… come fossi”, realizzato da ragazze e ragazzi del Centro di Aggregazione Giovanile Labirinto di Cernusco e vincitore del concorso “Rompere il silenzio”, promosso dalla Provincia di Milano, che in soli sessanta secondi riesce a trattare il tema della violenza sulle donne. Chi si recherà alla Filanda per seguire il concerto avrà anche la possibilità di visitare l’anteprima della mostra fotografica “Dedicato alle donne – omaggio alla femminilità e alle sue sfumature” con le immagini realizzate dal Circolo Fotografico Carpe Diem di Cernusco. Dal 30 novembre al 14 dicembre la mostra sarà allestita nei locali della Biblioteca.

venerdì 15 novembre 2013

Scuola - gli istituti comprensivi come opportunità


Da quest'anno scolastico, le scuole di Cernusco sul Naviglio sono state riconfigurate in 2 Istituti Comprensivi. Ma cos'è questa figura introdotta dall'ex-ministro Luigi Berlinguer, congelata da Letizia Moratti e riavviata dalla riforma Gelmini ?
L’istituto comprensivo aggrega in una sola struttura funzionale le scuole materne, elementari e medie di uno stesso ambito territoriale, qualificandosi come scuola unificata del territorio. Da qui si può intuire quale sia stata la molla reale che ha portato la riforma Gelmini a rilanciare gli istituti comprensivi, ovvero il risparmio, in quanto al loro interno si costituiscono una sola presidenza, un solo consiglio di istituto, un collegio dei docenti unitario, con una riduzione di costi operativi.
Ma lo spirito originario di questa organizzazione verticale della scuola, era volto a garantire
a) una efficace continuità educativa;
b) una gestione più flessibile dell’organizzazione (autonomia didattica);
c) rapporti più stretti con i genitori ed il territorio (integrazione sociale).

Infatti la CONTINUITA' DIDATTICA permette ai docenti di seguire il processo educativo di ogni alunno, dall’ingresso nella scuola dell’infanzia fino all’esame di licenza media, scambiarsi informazioni sulle caratteristiche dell’apprendimento dei ragazzi e sulla loro valutazione, intervenire in tempo utile di fronte ad eventuali difficoltà. Il confronto continuo tra i docenti consente di agevolare il passaggio da un livello scolastico all’altro, di impostare progetti di studio comuni, di valorizzare gli interessi dei ragazzi. La finalità è quella di migliorare e rendere più coerente il progetto formativo rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni. I tre gradi scolastici continuano a funzionare distintamente secondo le loro caratteristiche (programmi, orari, insegnanti), ma l’azione didattica degli insegnanti viene meglio organizzata e coordinata, per affrontare in modo INTEGRATO i vari aspetti della vita della scuola, relativi alle scelte educative e didattiche, alla valutazione degli alunni, alla gestione dei finanziamenti. Nell’istituto comprensivo si mettono in comune alcune risorse (i docenti, le attrezzature, i finanziamenti), per qualificare i metodi e le attività di insegnamento. L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA  E DIDATTICA permette di gestire in modo flessibile il calendario scolastico, gli orari settimanali e giornalieri, l’articolazione dei gruppi di lavoro. L’istituto si inserisce nell'articolazione TERRITORIALE, perché può dialogare più efficacemente con gli enti locali, le associazioni, il volontariato, gli istituti culturali, in modo da arricchire in modo COLLEGIALE l’offerta formativa della scuola. 

In questo senso la proposta di coinvolgere gli studenti nella scelta dei nomi dei 2 Istituti comprensivi, lanciata dall'Assessore Rita Zecchini e il sindaco Eugenio Comincini, ha il valore del coinvolgimento di tutti gli attori, per la buona riuscita di questa sfida.

"Come risposta alla deriva culturale degli ultimi anni che ha relegato la scuola in un ruolo di <voce di spesa> per le casse pubbliche, a Cernusco sul Naviglio stiamo costruendo un ambito educativo e formativo a favore dei bambini e dei ragazzi del nostro territorio. Insieme al Piano dello Studio 2013-2014, la messa a punto degli Istituti Comprensivi rappresenta una opportunità per tutta la cittadinanza di formare le generazioni future in modo più qualificato e sistemico." 

Una sfida in cui Rita Zecchini ci crede !

giovedì 14 novembre 2013

Piano per il Diritto allo studio 2013 2014 di qualità


“Per una scuola migliore occorre costruire una costante collaborazione per condividere e progettare percorsi comuni, pur nei rispettivi ruoli e ambiti di competenza, - ha dichiarato l’Assessore Zecchini - per potenziare l’offerta formativa, per raggiungere la piena inclusione sociale, con particolare attenzione alle persone disabili e alle condizioni di svantaggio sociale, e per promuovere il benessere scolastico. L’obiettivo del percorso avviato col Patto per la Scuola – ha proseguito -, inserito a pieno titolo nell’attuale Piano per il Diritto allo Studio, è quello di costituire la cornice e la rete di relazioni sulla cui collaborazione abbiamo investito per coinvolgere tutti i soggetti e le risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi pedagogici, educativi e didattici che la scuola e il territorio devono raggiungere”.

Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano per il Diritto allo Studio 2013/14 presentato dall’Amministrazione e dall’Assessore all’Educazione Rita Zecchini. Si tratta di un corposo documento nel quale sono indicati tutti gli interventi che il Comune eseguirà, nel corso di questo anno scolastico, sulla scuola cernuschese per una cifra complessiva che si aggira sul milione e 300.000 euro: la stessa che era stata destinata al Piano dello scorso anno.

Quest’anno, inoltre, sono state evidenziate (ed inserite) anche le spese relative, per esempio, al riscaldamento e alla manutenzione straordinaria degli istituti (che prima era comunque sostenute dal Comune ma non erano nel Piano), che si sommano al milione e 300.000 euro stanziati e fanno lievitare la cifra complessiva a 4 milioni di euro.

“Sono molto soddisfatta di esser riuscita far stilare e poi approvare un Piano per il Diritto allo Studio che conferma lo stanziamento di un anno fa”, ha dichiarato l’Assessore all’Educazione Rita Zecchini. “Manterremo le stesse risorse ma anche gli stessi servizi avviati negli anni precedenti ed anzi ne miglioreremo l’efficacia e l’efficienza”.
È una scommessa che parte con lo spirito di mettere al centro delle politiche scolastiche, la formazione culturale dell'individuo in un contesto partecipato e di progettualità di qualità.  E con il Patto per la scuola questo percorso prenderà ancora più forma.


legge Carrozza sull'istruzione

Mentre a Cernusco si approva il Piano allo studio 2013 2014 più completo e di qualità degli ultimi anni, il governo ha legiferato un decreto per mettere una pezza ai vari buchi disastrosi creati dai passati governi di destra. Sono segnali positivi per il rilancio della scuola pubblica, in materia di edilizia scolastica di rinnovamento tecnologico e di sostegno a studenti sempre più poveri, oltre a un piano di assunzioni e stabilizzazioni che danno respiro al mondo del lavoro della scuola. Non è sufficiente ma è un passo nella direzione giusta dopo oltre 10 miliardi scippati alla scuola pubblica dai governi precedenti.

Ecco il comunicato del MIUR

Roma, 7 novembre 2013

'L’istruzione riparte', approvato in Parlamento il pacchetto per Scuola, Università e Ricerca
Carrozza: “Restituite risorse dopo anni di tagli. Orgogliosi dell'inversione di tendenza"

“Dopo anni di sacrifici, di 'tagli alla cieca', come ci ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità al mondo dell'Istruzione. Sono orgogliosa del lavoro fatto, anche nel passaggio in Parlamento, dove sono arrivati miglioramenti e proposte sulle quali mi impegno a proseguire il confronto". Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, in occasione dell’approvazione in Parlamento del decreto legge “L’Istruzione riparte”.

Borse per il trasporto studentesco, fondi per il wireless in aula e il comodato d’uso di libri e strumenti digitali per la didattica, finanziamenti per potenziare l’orientamento in uscita dalla scuola secondaria e per la lotta alla dispersione, innovazioni nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro. Ma anche un piano triennale di assunzioni dei docenti e degli Ata, la stabilizzazione di oltre 26mila insegnanti di sostegno, novità sul fronte dell’edilizia scolastica. Sono alcuni dei principali contenuti del decreto approvato.

“Ora - ha aggiunto Carrozza - occorre portare a termine il lavoro avviato con questo primo importante passo avanti, per arrivare ad una vera riforma del nostro sistema, che porti definitivamente l'Istruzione, l'Università e la Ricerca al centro della risposta alla crisi che il nostro Paese sta attraversando”.

Per gli studenti e le famiglie
Welfare dello studente:

100 milioni per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi. Lo stanziamento è consolidato e non temporaneo. vengono stanziati per il 2014 per garantire agli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati secondo criteri stabiliti in autonomia dalle Regioni e serviranno per coprire spese di trasporto, con particolare riferimento ai disabili. Potranno accedere alle erogazioni gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado. spendibili subito per la connettività wireless nelle scuole secondarie, con priorità per quelle di secondo grado. Gli studenti potranno accedere a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi.Il Miur, a partire dal 2014, invierà agli studenti iscritti agli ultimi due anni delle secondarie di secondo grado, per via telematica e entro il mese di marzo di ciascun anno, un opuscolo con l’elenco delle borse di studio e dei criteri per ottenerle. per il 2014 per premi destinati agli studenti iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. I premi saranno erogati in base alla condizione economica e al merito artistico degli studenti. E’ prevista una graduatoria nazionale di assegnazione che sarà resa nota sul sito Miur.

martedì 5 novembre 2013

Storia di Milano in Biblioteca, conferenze tenute da Mauro Raimondi


Il mese della scienza - Conferenze organizzate dagli Astrofili

NOVEMBRE: UN MESE ALL’INSEGNA DI STORIA E SCIENZA


Dal 7 al 28 novembre si terranno in Biblioteca una serie di appuntamenti con al centro la storia di Milano, l’universo e la tecnologia: si tratta del ciclo di incontri “Milano protagonista del novecento italiano” e del “Mese della scienza”, quest’ultimo organizzato in collaborazione con l’Associazione Cernuschese Astrofili.

“Sono tutti appuntamenti – ha spiegato l’Assessore alle Culture Rita Zecchini – sempre apprezzati dai cittadini che abbiamo deciso di offrire alla città perché crediamo che la divulgazione scientifica e la storia debbano avere lo spazio che meritano”.


Il primo ciclo ad iniziare (il 7 novembre) sarà quello del “Mese della scienza” (tutti gli incontri sono in programma alle 21 in Biblioteca) in cui si parlerà del vuoto e non-vuoto con Andrea Grieco: dagli atomisti greci, dall’Horror vacui a Casimir, da Pascal agli emisferi di Magdeburgo e le moderne tecnologie. Il 9 novembre, invece, sarà la volta del primo dei tre incontri previsti di  “Milano protagonista del novecento italiano”. Anche  in questo caso l’appuntamento è in Biblioteca ma alle 16. Il relatore Mauro Raimondi racconterà della “frenetica Milano di inizio Novecento e della prima guerra mondiale”. Il 14 novembre tornerà il “Mese della scienza” con “Dal minerale alla merce”. Gli altri appuntamenti saranno il 21 novembre (“Acqua calda con bassa tecnologia”) e il 28 novembre (“Caduti nella rete”). “Milano protagonista del novecento italiano” riprenderà, invece, il 16 novembre con “La tragedia del fascismo e della seconda guerra mondiale” e si concluderà il 23 novembre con “Le tante facce della Milano del dopoguerra”.